I CORRISPETTIVI TELEMATICI

ADDIO SCONTRINO FISCALE…
ARRIVA LO SCONTRINO ELETTRONICO!

Il decreto fiscale che ha introdotto la Fatturazione Elettronica, introduce anche i Corrispettivi Telematici.

Ogni punto vendita dovrà dotarsi di un registratore telematico, cioè una stampante di nuova generazione per la comunicazione telematica dei corrispettivi fiscali. Non sarà possibile adottare soluzioni operative diverse.

Fino al mese di luglio l’invio dei corrispettivi telematici sarà facoltativo ma a partire dalla seconda metà dell’anno scatterà l’obbligo di scontrino telematico per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro, obbligo che si estenderà a tutti i commercianti a partire dal 2020.

Proprio in virtù delle nuove regole e dell’evoluzione normativa che ha interessato non solo i soggetti obbligati all’emissione della fattura elettronica, ma anche coloro che certificano le cessioni di beni con scontrino o ricevuta fiscale, i chiarimenti forniti dalle Entrate assumono particolare rilevanza.

I soggetti interessati

L’adempimento riguarda tutti i contribuenti muniti di stampante fiscale e quindi, l’obbligo sussiste anche per gli artigiani che prestano servizi in locali aperti al pubblico, o nell’abitazione del cliente, come pure per le somministrazioni di alimenti e bevande.

Sono obbligate anche le imprese agricole che svolgono la vendita diretta a consumatori finali, che abbiano optato per il regime normale Iva.

Ad oggi, per effetto di quanto stabilito dall’articolo 22 D.P.R. 633/1972, i commercianti al minuto non sono tenuti ad emettere fattura, salvo che sia stata richiesta dal cliente, e certificano i corrispettivi mediante rilascio della ricevuta fiscale ovvero dello scontrino fiscaleex articolo 1 D.P.R. 696/1996.

L’obbligo scatta dal 1 Luglio 2019 per i contribuenti che nell’anno 2018 hanno realizzato un volume d’affari superiore a € 400.000 e dal 01/01/2020 per gli altri soggetti.

Si ricorda che il volume d’affari è quello complessivo del contribuente e non solo quello realizzato mediante la vendita al minuto; quindi anche un modesto spaccio aziendale di un’impresa media o grande comporta l’obbligo dello strumento per la trasmissione telematica dei corrispettivi.

SCONTRINO ELETTRONICO

Per il 2019, il cosiddetto scontrino elettronico è:

  • Volontario, previo esercizio della relativa opzione entro il 31 dicembre 2018;
  • Obbligatorio, dal 1° luglio 2019, per i soggetti con un volume d’affari superiore a € 400.000 e poi, dal 1° gennaio 2020, per tutti i commercianti al minuto e negozianti individuati ai sensi dell’articolo 22 del decreto IVA;
  • Obbligatorio, per i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici (articolo 2, comma 2, del medesimo d.lgs. n. 127).

REGISTRATORE TELEMATICO

La trasmissione dovrà avvenire mediante i registratori telematici, in grado di garantire gli standard stabiliti dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ha attuato le nuove regole stabilite dall’articolo 2 del d.lgs. n. 127 del 2015.

Così come per le fatture elettroniche, anche la trasmissione dei corrispettivi avviene mediante la generazione di un file in formato XML, sigillato e trasmesso all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica.

VANTAGGI DELL’INVIO TELEMATICO

 

  • Addio Registro dei Corrispettivi: l’esercente non è più obbligato a registrare i corrispettivi giornalieri.
  • Basta carta: fine dell’obbligo di emettere scontrini cartacei. Emettere uno scontrino non sarà più obbligatorio, ma opzionale. La registrazione ai fini iva avverrà in via telematica.
  • Verifica periodica ogni 2 anni: L’obbligo della verifica periodica della stampante fiscale è stata portata da 1 a 2 anni. Risparmio sui costi di gestione.
  • Semplificazione sugli adempimenti fiscali.
    I controlli e gli adempimenti ai fini Iva saranno più veloci, rapidi.

SVANTAGGI DELL’INVIO TELEMATICO

 

Quali sono gli svantaggi dello scontrino elettornico?

Certamente sarà un sistema con il quale sarà meno possibile evadere e omettere di dichiarare il reale ammontare di quanto incassato. Al momento, lo svantaggio principale riguarda le sanzioni: in caso di mancata memorizzazione o trasmissione, incompleta o non veritiera, verrà applicata una sanzione pari al 100% dell’importo documentato e la sospensione della licenza in caso di recidiva.

CREDITO DI IMPOSTA

E’ possibile usufruire di un Credito di Imposta per l’adeguamento o la sostituzione della stampante fiscale:

  • € 250,00 per un nuovo Acquisto:

    Il credito di imposta dispobinibile per l’acquisto di una nuova stampante telematica arriva fino a € 250,00.

  • € 50,00 per l’adeguamento:

    Il credito di imposta disponibile per il solo adeguamento di una stampante esistente arriva fino a € 50,00.

Come utilizzare il Credito di Imposta:

  • Unicamente in compensazione (ai sensi dell’art. 17, D.Lgs. n. 241/1997) tramite modello F24 (deve essere presentato tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate).
  • A partire dalla prima liquidazione periodica IVA successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento degli strumenti.

È necessario, ai fini della fruizione del credito, che il corrispettivo sia stato pagato con modalità tracciabile.

LA TUA EPSON E' COMPATIBILE?

Verifica se la tua stampante EPSON è compatibile alla trasmissione telematica dei corrispettivi fiscali.

Comunicaci i tuoi dati compilando il seguente modulo, e scopri quali sono i passaggi necessari per trasformare la tua Stampante Fiscale in Registratore Telematico.

 

VERIFICA

FAQ (Risposte a Domande Frequenti)

CHE COSA SONO I CORRISPETTIVI TELEMATICI?

I corrispettivi elettronici sono una nuova procedura telematica che consente ai commercianti al minuto, ristoranti, alberghi e tutti coloro che lavorano con i clienti finali, di poter dire addio agli scontrini e ricevute fiscali, inviando i dati degli incassi giornalieri, tramite il nuovo software gratuito Agenzia delle Entrate: fattura elettronica e corrispettivi elettronici che funziona tramite il SID, Sistema di Interscambio già utilizzato per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture Pubblica Amministrazione.

In pratica, come per la Fatturazione Elettronica, si procedere alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle vendite di beni e delle prestazioni di servizi rilevanti ai fini Iva, trasformando così i vecchi scontrini e ricevute, nel cd. scontrino elettronico.

CHE COS'E' LO SCONTRINO ELETTRONICO?

Lo scontrino elettronico è la versione digitale – telematica del tradizionale scontrino fiscale di carta, che viene rilasciato dagli esercenti a fronte di una vendita.

Il passaggio dallo scontrino cartaceo a quello elettronico, è uno degli interventi “digitali” anti-evasione contenuti nell’articolo 9 della delega fiscale ed ora anche nel nuovo decreto Fiscale 2019 collegato alla legge di bilancio che si applicherà dal 1° luglio 2019 a chi ha un fatturato oltre i 400mila euro e poi dal 1° gennaio 2020 a tutti gli altri.

Previsto anche uno sconto 50% sotto forma di credito di imposta per coloro i quali sceglieranno di ammodernare i propri strumenti di pagamento con lo scontrino telematico obbligatorio anche poi per supermercati, ipermercati, discount, negozi ecc.

Lo scontrino digitale, verrà quindi emesso da speciali registratori di cassa, in grado di inviare per via telematica ogni singolo corrispettivo giornaliero all’Agenzia delle Entrate.

Tutti i dati trasmessi, poi potranno essere visualizzati dal contribuente nel proprio cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia.

Per i commercianti è finalmente arrivato il momento di offrire un servizio di archiviazione digitale per gli usi richiesti dalla legge che sono quelli per esempio della garanzia che diventerà una garanzia digitale sui prodotti acquistati, conservazione degli scontrini ai fini della detrazione fiscale ai fini della dichiarazione dei redditi, nota spese digitale ecc.

CHE COS'E' IL REGISTRATORE TELEMATICO?

I registratori di cassa digitali sono strumenti che consentono di inviare, e quindi di trasmettere per via telematica, all’Agenzia delle entrate, gli incassi giornalieri, utilizzando la nuova procedura online dell’Agenzia delle entrate, chiamata: corrispettivi elettronici.

Nello specifico, il decreto legge 127/2015, consente, ad opzione, a commercianti al minuto e artigiani di dire addio agli scontrini, fatture e ricevute fiscali cartacei del negozio, e di adottare lo scontrino digitale, inviando semplicemente, i dati degli incassi utilizzando il nuovo software gratuito Agenzia delle Entrate, creato per l’invio della fattura elettronica e corrispettivi elettronici tramite il SID, Sistema di Interscambio, già utilizzato per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture Pubblica Amministrazione.

COME FUNZIONANO?

I registratori telematici funzionano così: gli artigiani e i commercianti al minuto, ossia, i soggetti esonerati dall’obbligo di emissione e rilascio della fattura ai sensi dell’art. 22 del dpr 633/72, hanno la possibilità di optare per la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate, dei dati degli incassi giornalieri delle vendite di beni e delle prestazioni di servizi rilevanti ai fini Iva, attraverso la nuova procedura dei corrispettivi elettronici.

Grazie all’invio telematico degli incassi, pertanto, i vecchi scontrini fiscali, fatture e ricevute, si trasformeranno, nel cd. scontrino elettronico, ciò significa che i consumatori finali ed i clienti dei negozi, non riceveranno più il documento di spesa cartaceo, fatta salva la possibilità di farselo rilasciare su espressa richiesta, in quanto questo, verrà trasmesso, in tempo reale, all’Agenzia, per mezzo dei registratori di cassa telematici.

Per permettere la memorizzazione e la trasmissione degli incassi giornalieri, il commerciante al minuto o l’artigiano, dovrà dotarsi di un registratore telematico, ossia, di uno strumento tecnologico atto a garantire l’inalterabilità e la sicurezza dei dati inviati, ivi compresi quelli dei pagamenti con moneta elettronica, quali ad esempio il POS.

Per tali corrispettivi elettronici, al momento però, non sono previsti incentivi fiscali per l’acquisto dei registratori di cassa telematici, ma l’Agenzia delle Entrate, ha messo a disposizione un software gratuito corrispettivi elettronici per consentirne l’invio.

Da ricordare, inoltre, che sebbene questi strumenti telematici possono sostituire la modalità di assolvimento dell’obbligo di certificazione fiscale dei corrispettivi, resta comunque fermo l’obbligo di emissione della fattura, qualora richiesta del cliente.

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